Non sono sinonimi e qualche volta si confondono.
Per poter comprendere meglio il loro significato dobbiamo introdurre due concetti: l'errore refrattivo e l'acuità visiva.
L'errore refrattivo, o difetto di vista, si misura in diottrie e corrisponde alla quantità di potere necessario per vedere bene.
Una lente ha potere pari a una diottria quando permette di mettere a fuoco ad un metro di distanza.
La potenza di una lente è definita dal numero di diottrie in essa contenute.
Le lenti possono essere positive, nel caso di ipermetropia, oppure negative, nel caso di miopia.
L'acuita visiva, o visus, misurata in decimi, invece rappresenta la dimensione delle lettere più piccole viste su una tabella (ottotipo) che può essere posta ad una distanza di 3-6metri. I decimi sono un'indicazione standardizzata che permette di monitorare nel tempo l'evoluzione del difetto di vista.
In presenza, ad esempio, di 3D di miopia il visus sarà probabilmente intorno a 1-2/10 e la persona riuscirà a vedere nitido fino a circa 33cm dal volto.
Tra decimi e diottrie non vi è un rapporto matematico, però maggiore sarà il difetto refrattivo minore sarà il visus senza lenti (acuità visiva naturale).
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